I Lions golfisti hanno scelto la Biblioteca Ambrosiana, un luogo di eccezionale importanza culturale, come l’anno scorso la Sagrestia Bramantesca, perché la UILG è sport, solidarietà, amicizia, cultura, stile di vita e perché l’appartenervi sia un motivo di orgoglio .
Gli intervenuti hanno potuto poi ammirare la Biblioteca Federiciana, completamente ricostruita dopo la distruzione durante la seconda guerra mondiale.
Fondata con grande spirito d’intelligente lungimiranza dal Cardinale Federico Borromeo nel 1607, l’Ambrosiana fu la prima biblioteca aperta al pubblico.
Mentre il suo illustre cugino Carlo vendeva le sue collezioni per offrire alla chiesa un esempio di povertà, Federico si dedicava, con illuminato impegno, ad un progetto nel quale la cultura avrebbe avuto un ruolo determinante.
Per questo investì tutte le sue sostanze per acquisire materiali librari ed artistici di notevolissima qualità che avrebbero formato il cuore della Biblioteca Ambrosiana, progetto che realizzava, con straordinaria modernità, l’invito del Concilio di Trento all’uso della cultura e dell’erudizione come strumento di miglioramento individuale e come cammino d’ascesi ed elevazione cristiana.
Non solo quindi una raccolta libraria ma l’allestimento di una ricca Pinacoteca, comprendente anche una galleria di statue che divenne sede, nel 1620, dell’Accademia del disegno, una fucina di notevoli artisti.
L’Ambrosiana fu dunque concepita come un progetto dinamico, estremamente all’avanguardia per il seicento, in cui la cultura della parola si completava nel godimento estetico della pittura per realizzarsi concretamente nel disegno, nella scultura, nell’architettura. Alle numerose e notevoli raccolte librarie, si pensi solo al Virgilio annotato dal Petrarca e al recente ritrovamento di un codice annotato da Boccaccio, Federico affiancò numerose raccolte di disegni, di incisioni, i dipinti di scuola Italiana e olandese che rendono l’Ambrosiana un unicum inimitabile.
Il Codice Atlantico di Leonardo, giunto all’Ambrosiana pochi anni dopo la morte di Federico,è un altissimo documento di questo connubio tra scienza e bellezza che caratterizzò la fede profonda del Cardinale. Per questo straordinario progetto culturale l’Ambrosiana fu visitata da illustri personaggi: da Montesquieu a Stendhal, da Byron a Flaubert.
Il visitatore può meravigliarsi non solo davanti ai 1119 fogli del Codice Atlantico ma anche per i frammenti di un’Iliade del V secolo provenienti da Alessandria d’Egitto o per il” De Prospectiva Pingendi” di Piero della Francesa. Nella attigua Pinacoteca si possono ammirare capolavori come “La canestra” di Cravaggio, “Il Musico” di Leonardo, il cartone de “La scuola di Atene “ di Raffaello e poi Bramantino, Botticelli, Luini ed una straordinaria collezione di pittori fiamminghi.
Ada Landini
Consigliere UILG, responsabile P.R. e stampa